ENRICO CASTELLANI

SUPERFICIE BIANCA

2006

80×70 cm

acrilyc on canvas

 

BIOGRAfia

Castelmassa, 1930 – Celleno, 2017

Enrico Castellani è stato un artista italiano, tra i più significativi per le ricerche artistiche del dopoguerra.

Formatosi attraverso studi d’arte, scultura e architettura in Belgio, torna stabilmente a Milano nel 1956. Qui si inserisce nella scena culturale della città, frequentando diversi artisti. In particolare stringe un forte sodalizio con Piero Manzoni, con il quale fonda nel 1959 la rivista Azimuth, proclamando l’azzeramento totale dell’esperienza artistica precedente, basato su un nuovo patto con il progresso sociale.

Le sue prime esperienze artistiche esprimono un carattere informale, ispirate all’action painting americana. Successivamente invece inizia a produrre tele monocrome (spesso totalmente bianche) estroflesse. L’artista avvia un percorso rigorosissimo di studio ed analisi delle possibilità fornite dall’estroflessione della tela mediante l’utilizzo di chiodi e centine inserite dietro la tela.

Nel 1959 Castellani realizza la sua prima superficie a rilievo, dando vita ad una poetica che sarà la sua cifra stilistica costante e rigorosa, definendo ciò che la critica ha chiamato “ripetizione differente”. Considerata da molti critici un gesto di estrema purezza, la ripetizione accuratamente scelta dei pieni e dei vuoti data dalle ritmiche estroflessioni della tela costituisce un percorso sempre nuovo, anche se coerente e intenso.

Nel 1964 partecipa alla Biennale di Venezia, dove verrà invitato successivamente anche nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003.

Nel 1965 partecipa alla collettiva “The Responsive Eye” al MoMA di New York e alla VIII Biennale di San Paolo in Brasile.

Tra le più importanti esposizioni a cui Castellani ha preso parte, sono di particolare interesse: “Vitalità del negativo nell’arte italiana” a cura di Achille Bonito Oliva al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1970); “Identité Italien. L’art en Italie depuis 1959”, a cura di Germano Celant, al Centre Pompidou di Parigi (1981); “The Italian metamorphosis” al Guggenheim Museum di New York (1993).

Un’importante mostra antologica curata da Germano Celant è stata allestita alla Fondazione Prada di Milano nel 2001 e a Kettle’s Yard a Cambridge nel 2002.

Il 13 ottobre 2010 Enrico Castellani riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il “Praemium Imperiale per la pittura”, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale.

Le sue opere sono nei più importanti musei al mondo, MoMa di New York, Centre Pompidou di Parigi, Guggenheim di New York, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

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